VICINO ORIENTE - Perché chiediamo al popolo palestinese di morire in silenzio ?

Publié le par Pierre PICCININ

Vicino Oriente - Perché chiediamo al popolo palestinese di morire in silenzio ? (Independent Media center, 10 giunio 2010; e L'Orient-Le Jour, 20 luglio 2010)



 

   

 

 

 

Vignette Palestine bisPerché la vita di un turco o di un palestinese dovrebbe valere meno di quella di un francese, belga o americano ?

 

Perché quando dei soldati israeliani bombardano dei villaggi libanesi o dei campi profughi della striscia di Gaza, le scuole dell’ONU e gli ospedali della Croce Rossa Internazionale, uccidendo migliaia di civili, sopratutto donne e bambini, questi soldati vengono definiti “eroi che difendono la loro patria contro i nemici della pace” ?

 

Perché, quando un militante palestinese, che ha visto tutta la sua famiglia morire sotto il fuoco israeliano e non ha più niente da perdere nella sua vita, si fa esplodere in una fermata dell’autobus a Tel-Aviv o Gerusalemme, viene definito “infame terrorista, ignobile e inammissibile” ?

 

Perché lo Stato d’Israele avrebbe il diritto di attaccare le imbarcazioni civili nelle acque internazionali, rubarne la mercanzia, assassinarne una parte dei passeggeri e di sequestrarne i rimanenti, senza che nessuno, della comunità internazionale, intervenga concretamente ?

 

Perché, se questi stessi atti di pirateria e questi crimini dovessero concernere l’Iran, il Venezuela o la Libia (ma non la Corea del Nord, anche se ha silurato una nave da guerra sud-coreana, perché possiede la bomba nucleare), il Consiglio di Sicurezza dell’ONU si sarebbe riunito e delle sanzioni, probabilmente militari, sarebbero state votate ?

 

Perché la NATO, di cui uno dei suoi membri, la Turchia, è stato aggredito da Israele, non è intervenuta cosi come fece in ex-Jugoslavia o in Afghanistan ?

 

Perché la marina della NATO, non provvederà alla scorta delle imbarcazioni che percorrono il Mediterraneo in direzione di Gaza ?

 

Perché gli stati coinvolti non piazzeranno dei militari nelle imbarcazioni sventolanti la loro bandiera, come altri fanno intanto per proteggere queste stesse navi dai pirati somali, nel Mar Rosso ?

 

Perché l’esercito israeliano e altri hanno rivolto delle critiche verso quei pochi passeggeri della flottiglia umanitaria che hanno cercato di difendersi durante l’attacco dei commando israeliani, mentre queste persone erano in evidente stato di legittima difesa ?

 

Perché i signori Lévy e Finkielkraut dispongono di capienti tribune, nei più prestigiosi organi della stampa internazionale ?

 

Perché provano a tutti i costi di giustificare l’ingiustificabile ?

 

Perché i loro argomenti sono cosi inconsistenti, deboli, impregnati dalla mala fede, alle limite dell’assurdo e del ridicolo ?

 

Perché, privatamente, sempre più persone si dichiarano antisemite ?

 

Perché è diventato tanto difficile di spiegare loro che l’antisemitismo e l’antisionismo non sono la stessa cosa ?

 

Perché è diventato tanto complicato far capire loro che non devono cedere al richiamo dell’odio ?

 

Perché fu il Consiglio dei Diritti Umani dell’ONU, designato per trovare una decisione risolutiva non vincolante rispetto a tali atti e non, nonostante ci fosse stato atto di guerra, e non il Consiglio di Sicurezza, che univocamente detiene l’autorità legittima per mandare i caschi blu e far cessare questo blocco illegale che Israele impone al territorio autonomo di Gaza ?

 

Perché, dato che questa decisione risolutiva avrebbe come uno e semplice scopo l’apertura di un’inchiesta su questi fatti di pirateria e crimini di guerra (e neanche di imporre delle sanzioni), gli Stati-Uniti, l’Italia e l’Olanda hanno votato contro ?

 

Perché, quando sono stati recentemente umiliati da Israele, che rifiuta di mettere fine alla colonizzazione dei territori palestinesi, andando contro le proposte di pace del presidente Obama, gli Stati-Uniti, di nuovo messi in imbarazzo dallo Stato Ebraico, continuano tuttavia a sostenerlo, a coprirlo ?

 

Perché Belgio, Francia e Gran Bretagna si sono rifiutati di votare per questa decisione risolutiva, mentre tra le vittime di questi atti di pirateria vi erano pertanto alcuni loro compatrioti ?

 

Perché non sarà dato alcun seguito a questa decisione risolutiva non vincolante che Israele ha respinto immediatamente dopo il voto ?

 

Perché il governo israeliano ha respinto questa decisione dell’ONU, mentre l’esistenza stessa dello Stato d’Israele riposa solamente in una decisione dell’ONU ?

 

Perché speriamo che il popolo palestinese muoia in silenzio ?

 

Per quale motivo io, cittadino e democratico, dovrei accettare tutto ciò ?

 

 

  
Legami utili : Independent Media Center e L'Orient-Le Jour.

 

Ritaglio di stampa : l'orient 

 

Anche :  La Belgique, complice de crimes de guerre ?.

 

 

Leggere anche: Israele, una Stato-teppista in libertà e Flottiglia della pace: ha avuto il governo israeliano l'intenzione di uccidere?.

 

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